All’interno dei nostri apparati sia pubblici che privati riscontriamo un senso di disagio generalizzato nell’approccio alle nuove tecnologie le quali vengono percepite con disagio e paura.
La nostra proposta consiste nella realizzazione di una piattaforma governativa all’interno della quale, in seguito al login con SPID si potrà accedere ad una serie di percorsi assistiti da un tutor.
Un software CRM per la gestione dei percorsi di studio dei percettori del reddito di cittadinanza. Questo percorso potrà essere seguito sia da casa sia recandosi agli hotspot predisposti prenotando tramite il proprio tutor.
La piattaforma in questione oltre a fornire la formazione e l’assistenza potrebbe avere dei tool per creare siti web ed applicare nella pratica il proprio percorso di studio. Il fine è quello di creare un economia virtuosa basata sulla sinergia tra Navigator e Percettori del reddito di cittadinanza per permettere a queste persone di coalizzarsi studiare e riproporsi al mercato con nuove competenze.
Si potrebbe pensare di inserire della piattaforma del percorsi addizionali a pagamento disponibili anche per i non percettori del reddito e alle aziende. Il fine di questa idea sarebbe instradare e facilitare il lavoro di tutte quelle realtà online nuove che hanno bisogno di supporto, formazione e forza lavoro. Oppure le PMI che necessitano delle medesime cose sia per se stessi che per i propri dipendenti.
Dopo un primo anno di test si potrebbe pensare di estendere i percorsi anche ad i professori dei licei come corsi di aggiornamento e agli alunni per coinvolgere tutti nella vita della piattaforma, nella sinergia e nell’interscambio di competenze.
Andiamo ad analizzare più analiticamente in che modo potremmo riapplicare questa piattaforma.
Per analizzare la questione dobbiamo partire da un analisi della situazione attuale in merito a queste 3 problematiche.
Pubblici Uffici
All’interno del pubblici uffici sono presenti molti dipendenti che per anni si sono rifiutati di apprendere le nuove tecniche per migliorare il loro lavoro. Questo ha comportato che le singole operazioni svolte sono troppe onerose sia in termini di tempo che in termini economici. In merito ad i pubblici uffici si potrebbe rivedere, riscrivere e generare dei video sulla base delle documentazioni di tutte le procedure. L’obiettivo sarebbe di creare “un software” che risponda ad ogni operatore con il protocollo richiesto per gestire la data situazione.
Scuole
Durante la pandemie la nostra offerta formativa nazionale ha subito un grosso colpo d’arresto. Questo è stato causato non solo dalla mancanza da parte dei professori delle competenze, ma anche dall’assenza di procedure da seguire per sopperire al problema ne una proposta formativa all’altezza. La nostra idea consiste nel coinvolgere all’interno di una piattaforma nazionale docenti in un percorso di apprendimento alle tecniche digitali ed ad i relativi protocolli. In modo da poter riapplicare le tecniche imparate da studenti ad i loro studenti utilizzando la medesima piattaforma formativa nazionale. La stessa fin dal primo anno di nascita seguirà ed aiuterà genitori e bambini nella gestione del percorso formativo e le pratiche relative.
PMI e Settore Privato
All’interno della nostra economia possiamo distinguere 3 tipologie di attività fondamentalmente.
Piccole imprese spesso a gestione familiare ed in periferia. Le suddette risultano lente nell’aggiornamento di tecniche, macchinari e software, pesano molto sul patrimonio energivoro italiano e sono le realtà che fatturano meno rispetto al tempo dei propri dipendenti. Questo è causato dagli alti costi della digitalizzazione (costi software, servizi in cloud, personale qualificato, percorsi formativi) e dalle scarse competenze.
Medie Imprese
Per media impresa si intende quella realtà che fattura oltre i 500k annui e che ha un minimo di 8+ dipendenti. Queste aziende soffrono gli stessi problemi delle PMI, ma particolarmente aggravati dalla necessità di fatturare data la mole di persone coinvolte.
Grandi Imprese (Queste lasciamole al PD sono le Loro del resto)
La nostra piattaforma formativa dopo una prima fase di rodaggio, potrebbe essere la base per l’inserimento all’interno della stessa anche delle entità per le imprese, le quali attraverso i navigator ed i percettori del reddito potranno aggiornale le loro competenze ed utilizzare in maniera gratuita i servizi a pagamento. Queste realtà oltre ad un insieme di servizi gratuiti compresi nel pacchetto gratuito fornito dalla piattaforma stessa potranno, pagando solo per il tempo delle persone offrire servizi di marketing e/o relativi al mondo della programmazione. Inoltre sulla base di quante ore le aziende pagano alle persone attraverso il sistema, si potrebbe sviluppare un sistema di advertising incentrato sui crediti generati dal pagamento delle ore lavorative ad i percettori del reddito di cittadinanza.
La piattaforma in questione non sarebbe semplicemente un sito web, ma un vero e proprio hub hardware plug and play capace di ricostruire un cluster p2p decentralizzato su base volontaria nazionale. I primi a ricevere ed utilizzare l’apparato e la piattaforma potrebbero essere, uffici di collocamento, patronati, scuole ed infine PMI.
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