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Amaro del Capo ’ndrangheta e i presunti rapporti tra la famiglia Caffo di Limbadi (produttrice del Vecchio Amaro del Capo) e il clan Mancuso rappresentano uno dei casi più discussi degli ultimi anni in Calabria. In questo articolo ricostruiamo con rigore lo stato delle indagini Antimafia, le dichiarazioni dei protagonisti, chi sono i Mancuso e cosa sappiamo realmente al 2025, con tutte le fonti disponibili e le FAQ sulla vicenda.

Le indagini Antimafia di Catanzaro: a che punto siamo?

Nel marzo 2021 la DDA di Catanzaro ha iscritto tra gli indagati Giuseppe “Pippo” Caffo (presidente del gruppo Caffo) e il figlio Sebastiano “Nuccio” Caffo (CEO) con l’ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio, per presunti legami con il clan Mancuso di Limbadi. L’informativa dei Carabinieri ROS sostiene che il clan avrebbe promosso la distribuzione dell’Amaro del Capo nel Nord Italia e all’estero, pur non possedendo quote societarie, a riprova di un possibile “interesse qualificato”.
Tra gli elementi raccolti figurano intercettazioni (20 marzo 2020) su un pranzo d’affari tra il boss Luigi Mancuso e intermediari russi, dove si discute di accordi commerciali sull’amaro; nonché la presenza di Giuseppe Caffo a funerali e incontri legati ai Mancuso.
Al momento non emergono richieste di rinvio a giudizio né provvedimenti di archiviazione: la Procura mantiene massimo riserbo e gli indagati non hanno ricevuto comunicazioni sull’esito. Fonti: Domani, La Repubblica, atti DDA Catanzaro.

La posizione della famiglia Caffo: smentite e dichiarazioni

Pippo Caffo ha dichiarato più volte di non avere “nulla da nascondere” e di essere pronto a collaborare con i magistrati. Sulle relazioni con i Mancuso parla di “rapporti di mera conoscenza in un paese piccolo”, ribadendo che nessun mafioso “è mai entrato in azienda per dire ‘portiamo l’amaro fuori’”.
Parte della stampa locale, tra cui numerosi commentatori calabresi, ha definito la notizia “una tempesta in un bicchier d’acqua”, suggerendo che boss intercettati potrebbero aver vantato rapporti col brand solo per darsi prestigio, senza veri legami contrattuali.
Ad oggi nessuna misura cautelare né interdittiva risulta notificata alla distilleria Caffo. Fonti: Gazzetta del Sud, dichiarazioni ufficiali gruppo Caffo, rassegna stampa locale.

Chi sono i Mancuso? Il clan più potente d’Europa

La ’ndrina Mancuso di Limbadi e Nicotera è definita dalla DIA e dalla DDA di Catanzaro “la cosca più finanziariamente potente d’Europa”. Il clan esercita da decenni un controllo capillare sul territorio vibonese, con proiezioni in tutto il Nord Italia, in Europa e anche all’estero.
L’interesse degli investigatori verso il gruppo Caffo nasce dalla forza economica del clan, che secondo la DDA cerca sempre canali per riciclare denaro e “promuovere” marchi legittimi. Il maxi-processo Rinascita-Scott e i documenti della DIA mostrano la capacità dei Mancuso di inserirsi in settori legali, favorendo anche brand di successo come l’Amaro del Capo. Fonti: DIA, maxi-processo Rinascita-Scott, La Repubblica.

Cosa sappiamo e cosa manca al 27 luglio 2025?

AspettoStato attuale
Iscrizione a registro indagatiConfermata (marzo 2021)
Misure cautelariNessuna pubblica
Rinvio a giudizio/sentenzaNessuno risultante
ArchiviazioneNon risultano decreti
Dichiarazioni aziendaliPiena estraneità, collaborazione

In sintesi: nessuna sentenza definitiva o provvedimento a carico della famiglia Caffo. Restano agli atti indagini in corso su contatti personali e possibili favori commerciali con i Mancuso. Sarà la magistratura a chiarire se si tratta di reato o semplici frequentazioni.

Fonti e approfondimenti

  • Serie di articoli su Domani (dicembre 2021, Giovanni Tizian e Nello Trocchia)
  • Atti giudiziari: fascicolo DDA Catanzaro (procuratore Gratteri)
  • Documenti DIA e maxi-processo Rinascita-Scott
  • Normativa sulla presunzione di innocenza: direttiva UE 2016/343, D.Lgs. 188/2021
  • Nota di cautela: presunzione di innocenza

    Tutte le accuse citate vanno considerate al livello di indagine: in Italia vige la presunzione di innocenza per ogni persona non condannata in via definitiva. Fino a sentenza definitiva, ogni valutazione deve essere prudente, basata solo su atti pubblici, senza processi mediatici.
    Fonti: direttiva UE 2016/343, D.Lgs. 188/2021, giurisprudenza italiana.

    FAQ: domande e risposte su Amaro del Capo e ’ndrangheta

  • Il gruppo Caffo è stato condannato per mafia?No, ad oggi nessuna sentenza definitiva né misura cautelare contro la famiglia o l’azienda.
  • Perché è stata aperta l’indagine?Per possibili favori commerciali o frequentazioni personali con membri del clan Mancuso.
  • Cosa dice la famiglia Caffo?Dichiara totale estraneità e piena collaborazione con la magistratura.
  • L’Amaro del Capo viene distribuito dal clan?Nessuna prova formale: alcune interpretazioni suggeriscono che i boss si vantassero di rapporti senza veri legami contrattuali.
  • Dove trovare aggiornamenti?Sulle principali testate d’inchiesta (Domani, Repubblica), atti giudiziari, fonti ufficiali Antimafia.
  • Call to action finale

    Continua a seguirci su libertaeazione.it per altre notizie come “Vecchio Amaro del Capo, famiglia Caffo e ’ndrangheta Mancuso: cosa sappiamo davvero?“.

    Il primo pentito nella storia nel clan Mancuso

    Estratto trascrizione video – “Il primo pentito nella storia nel clan Mancuso”

    era dopo Bebeto Annunzi, forse il narcos calabrese più accreditato in Sudamerica,
    assassinato il 12 marzo 2011,
    Domenico Campisi freddato il successivo 17 giugno.
    Dietro, compito per l’ATC News 24.
    [Musica]

    Commento: Questo estratto video racconta la figura dei primi pentiti della cosca Mancuso, mostrando il peso internazionale del clan e i rapporti con il narcotraffico sudamericano. Si tratta di episodi-chiave che aiutano a comprendere il contesto investigativo in cui si inseriscono le indagini su riciclaggio e promozione commerciale di brand legittimi come l’Amaro del Capo.

    Cronologia rapida: indagini e processi Caffo-Mancuso

  • Marzo 2021: Iscrizione dei Caffo nel registro indagati per concorso esterno e riciclaggio (DDA Catanzaro).
  • 2021-2024: Massima riservatezza sulle indagini, nessun provvedimento cautelare noto.
  • 2024-2025: Maxi-processo Rinascita-Scott conferma la potenza dei Mancuso e i rischi di riciclaggio in settori legali.
  • Luglio 2025: Non risultano sentenze né archiviazioni pubbliche sulla posizione della famiglia Caffo.
  • Questa timeline aiuta a orientarsi tra i fatti chiave delle indagini e i rapporti tra Caffo e clan Mancuso.

    Testimonianza e scenario: pentiti e Maxi-processo Rinascita-Scott

    “La forza della ’ndrangheta Mancuso sta nella capacità di infiltrare il tessuto legale, dai bar ai brand famosi. I pentiti rompono un muro di omertà che sembrava invalicabile.”
    — Fonti giudiziarie e d’inchiesta

    Il maxi-processo Rinascita-Scott, grazie anche alle dichiarazioni di ex affiliati, ha fatto emergere i meccanismi di riciclaggio e i legami tra criminalità organizzata, imprenditoria e società civile. La vicenda Caffo va inserita in questo quadro più ampio, dove ogni accusa resta da provare ma l’allerta resta alta.