
Introduzione: un video, tante falsità
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Un recente video diffuso online racconta la storia di alcuni cittadini di Tempio Pausania che denunciano la presenza di campi fotovoltaici come dannosi, inutili e speculativi. Ma cosa c’è di vero? In questo articolo analizziamo punto per punto le affermazioni fatte e le confrontiamo con dati ufficiali e fonti attendibili.
Il cittadino non trae vantaggio? Falso
Nel video si afferma che i cittadini locali non beneficiano dell’energia prodotta dai pannelli. Tuttavia, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) esistono proprio per redistribuire il valore dell’energia sul territorio. Grazie alle CER, i cittadini possono ridurre i costi in bolletta e partecipare attivamente alla transizione ecologica.
- Fonte GSE: “Le CER garantiscono benefici economici, sociali e ambientali alle comunità locali.”
- GSE – Le comunità energetiche
Gli incentivi li paghiamo in bolletta? Parzialmente vero
Sì, parte degli incentivi alle rinnovabili è inclusa nelle bollette. Ma ciò non è un male: serve a finanziare una transizione energetica che rende l’Italia più indipendente da gas e carbone. E soprattutto, questi incentivi sono accessibili anche ai cittadini attraverso l’autoconsumo e l’adesione alle CER.
Speculazioni private? Un problema di governance
Il video denuncia aziende con pochi euro di capitale che comprano terreni e guadagnano milioni. Questo non è un problema dell’energia rinnovabile in sé, ma di regolamentazione debole. Servono più controlli, bandi pubblici trasparenti e strumenti per la partecipazione civica nei progetti.
Danno al paesaggio? Parliamone seriamente
La tutela del paesaggio è importante, ma non può essere un alibi per fermare ogni sviluppo sostenibile. In Italia esistono migliaia di ettari inutilizzati (ex discariche, cave, zone industriali dismesse) perfetti per installare pannelli fotovoltaici senza toccare aree agricole o naturali.
- Fonte: ISPRA – Ministero Ambiente
I vantaggi reali del fotovoltaico locale
- Risparmio: fino al 50% in meno sulla bolletta
- Decarbonizzazione: meno emissioni e aria più pulita
- Indipendenza energetica: meno ricatti geopolitici
- Occupazione: nuove opportunità di lavoro locale
Conclusione: meno lamentele, più partecipazione
Il video propone una visione passiva e rinunciataria. Ma la soluzione non è tornare al passato o ostacolare il progresso: è costruire insieme un modello sostenibile, partecipativo e regolato. Non lasciamo che la sfiducia freni lo sviluppo verde: pretendiamo trasparenza, non immobilismo.
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