Startup svedese lancia RU1: alternativa sicura e sovrana a Starlink
Una nuova sfida a Starlink dalla Svezia
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La startup svedese TERASi, nata dall’Istituto Reale di Tecnologia di Stoccolma, ha presentato RU1, un sistema di connettività che promette di essere un’alternativa sicura, sovrana e non intercettabile a Starlink. La soluzione, basata su una rete mesh di dispositivi montabili su pali o droni, punta a fornire connessioni wireless ad alta velocità difficili da bloccare o disturbare.
Caratteristiche tecniche di RU1
RU1 utilizza fasci di onde altamente concentrati che rendono quasi impossibile l’intercettazione. La velocità raggiunge i 10 Gbps (con prospettive di arrivare a 20), mentre la latenza è inferiore a 5 ms. Ogni nodo ha una portata di circa 3 km, estendibile grazie alla possibilità di creare reti mesh distribuite.
Indipendenza e sicurezza
Il CEO di TERASi, James Campion, ha sottolineato come RU1 offra agli utenti il pieno controllo delle comunicazioni, senza dipendere da fornitori terzi. A differenza di Starlink, che può essere limitato da remoto – come avvenuto in Ucraina nel 2022 – RU1 permette la creazione di reti autonome, difficili da spegnere o manipolare esternamente.
Applicazioni civili e militari
Il progetto non è destinato esclusivamente al settore militare. RU1 è stato progettato anche per aziende e scenari di emergenza, come cantieri remoti, cave, miniere o aree colpite da calamità naturali. In queste situazioni, dove le infrastrutture di rete sono assenti o compromesse, RU1 può garantire connettività immediata e indipendente.
Un cambio di paradigma
Campion ha descritto RU1 come un cambio di paradigma rispetto ai modelli tradizionali di connettività: si passa dalla dipendenza da infrastrutture centralizzate alla possibilità di costruire reti sovrane e locali in tempo reale. In questo modo, le comunità e le imprese possono garantire resilienza e autonomia nelle comunicazioni.
Le critiche e i limiti
Alcuni esperti hanno osservato che RU1, più che sostituire Starlink, rappresenti una soluzione complementare. La sua efficacia può essere ridotta da condizioni ambientali come pioggia, neve o nebbia, che attenuano le frequenze utilizzate. Inoltre, la portata limitata dei singoli nodi richiede una distribuzione capillare per garantire la copertura di vaste aree.
Conclusioni
RU1 si inserisce in un contesto globale in cui cresce la domanda di reti indipendenti e sicure. Che si tratti di difesa, imprese o gestione delle emergenze, il sistema svedese offre uno sguardo verso un futuro in cui la connettività non sarà più monopolio di pochi attori globali, ma patrimonio distribuito e locale.
Fonti
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