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Introduzione: il patto che non doveva esistere

Il cosiddetto patto sporco tra lo Stato italiano e Cosa Nostra continua a rappresentare uno dei capitoli più oscuri e inquietanti della storia repubblicana. A distanza di decenni dalle stragi che hanno cambiato per sempre il volto dell’Italia — da Capaci a via D’Amelio — nuove voci e documenti emergono, rinnovando l’urgenza di comprendere cosa accadde davvero. Tra queste spiccano le testimonianze di Giovanni Brusca, protagonista materiale della strage di Capaci, e l’analisi del magistrato Nino Di Matteo, che ha dedicato la sua carriera alla ricerca della verità sulla trattativa Stato-Mafia.

Attraverso video, trascrizioni integrali, documenti ufficiali, e ricerche su archivi e fonti esterne — inclusi dossier della Commissione Stragi e leak internazionali — cercheremo di ricostruire l’insieme di connivenze, silenzi e complicità che hanno protetto l’osceno compromesso tra istituzioni e criminalità organizzata.

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La genesi del processo: lo Stato che cerca la mafia

Un’indagine, non un pentito

La trattativa tra Stato e Mafia non nasce da una confessione, ma da una complessa indagine istruita dai magistrati di Palermo a partire dal 2009. Il cuore dell’inchiesta è il sospetto che, dopo le stragi del 1992, uomini delle istituzioni abbiano intavolato un dialogo con Cosa Nostra per porre fine alla stagione delle bombe. I protagonisti dell’interlocuzione furono Rosario Mario Mori e Giuseppe De Donno del ROS dei Carabinieri, in contatto con Vito Ciancimino, ex sindaco mafioso di Palermo.

I collaboratori: Brusca, Bagarella, Cinà

È a questo contesto che si intrecciano le testimonianze di pentiti come Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella e Antonino Cinà. Sebbene fondamentali per ricostruire la catena di comando di Cosa Nostra e l’escalation delle stragi, i pentiti sono spesso utilizzati per delegittimare o sminuire le prove documentali dell’indagine.

“Il Patto Sporco” tra parole e verità processuali

Contenuti del libro di Di Matteo e Lodato

Il libro Il Patto Sporco nasce da un’intervista-dialogo tra il giornalista Saverio Lodato e il magistrato Nino Di Matteo. In esso si ricostruisce il mosaico giudiziario e politico che portò all’inchiesta sulla trattativa, mostrando come le istituzioni abbiano cercato di insabbiare o rallentare l’accertamento della verità. Di Matteo racconta l’isolamento vissuto da Falcone e Borsellino, i depistaggi, e il silenzio delle alte cariche dello Stato. Non è una narrazione revisionista, ma un atto d’accusa informato e documentato.

Video completo: presentazione del libro con trascrizione

Riportiamo il video integrale della presentazione ufficiale del libro, con gli interventi di Di Matteo, Travaglio, Purgatori e altri. Il video è stato interamente trascritto in 19 segmenti, fornendo così un accesso testuale completo per lettori e ricercatori.

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Il silenzio istituzionale e mediatico

Uno dei temi centrali trattati da Di Matteo riguarda il silenzio sistemico che ha avvolto il processo sulla trattativa Stato-Mafia. Non si tratta di un’omissione casuale, ma di un comportamento strutturato da parte di media, politica e istituzioni. Giornalisti come Andrea Purgatori e Francesca Fagnani hanno sottolineato il disinteresse o addirittura l’ostilità con cui il caso è stato seguito. Nessun alto rappresentante delle istituzioni si è mai presentato in aula per ascoltare una delle verità giudiziarie più scomode della Repubblica.

Lo stesso Marco Travaglio, nella presentazione video del libro, denuncia l’indifferenza collettiva: «Questo processo è la fotografia di un Paese che preferisce dimenticare».

La dimensione internazionale: CIA e Gladio?

Risultati della ricerca su WikiLeaks

Alcune fonti esterne, tra cui WikiLeaks, suggeriscono possibili collegamenti tra gli eventi delle stragi e attività di servizi segreti stranieri. In particolare, si ipotizza il ruolo di elementi riconducibili alla CIA e alla struttura segreta Gladio. Sebbene manchino prove definitive, vari cablogrammi e documenti desecretati sollevano inquietanti parallelismi con operazioni di destabilizzazione già sperimentate in America Latina durante la Guerra Fredda.

Dossier e Commissione Stragi

Le indagini della Commissione parlamentare sulle Stragi hanno più volte sollevato interrogativi sulle interferenze estere. Particolare attenzione è stata dedicata alle relazioni tra apparati deviati dello Stato, ambienti massonici e reti internazionali di intelligence. Tuttavia, molte conclusioni sono rimaste secretate o archiviate senza conseguenze giudiziarie. Un ulteriore approfondimento è in corso da parte nostra, attingendo da documenti, sintesi video e anteprime online legate a nuove edizioni dei dossier sul tema.

Conclusioni: una verità ancora scomoda

L’inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia, i documenti desecretati, le testimonianze di pentiti come Giovanni Brusca e le parole ferme di Nino Di Matteo rappresentano non solo una ferita aperta per la Repubblica, ma una pagina non ancora metabolizzata dalla coscienza collettiva. Nonostante le condanne, la sentenza d’Appello e la Cassazione, le dinamiche di potere denunciate restano operative sotto forme più sofisticate e meno visibili.

Il “patto sporco” non è solo un capitolo del passato, ma un paradigma ancora attivo. Raccontarlo oggi significa rompere una cortina di silenzio, resistenza e revisionismo che ancora protegge interessi trasversali. La ricerca della verità storica e politica resta un dovere, non solo per magistrati o giornalisti, ma per ogni cittadino consapevole.

Conclusioni: una verità ancora scomoda

L’inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia, i documenti desecretati, le testimonianze di pentiti come Giovanni Brusca e le parole ferme di Nino Di Matteo rappresentano non solo una ferita aperta per la Repubblica, ma una pagina non ancora metabolizzata dalla coscienza collettiva. Nonostante le condanne, la sentenza d’Appello e la Cassazione, le dinamiche di potere denunciate restano operative sotto forme più sofisticate e meno visibili.

Il “patto sporco” non è solo un capitolo del passato, ma un paradigma ancora attivo. Raccontarlo oggi significa rompere una cortina di silenzio, resistenza e revisionismo che ancora protegge interessi trasversali. La ricerca della verità storica e politica resta un dovere, non solo per magistrati o giornalisti, ma per ogni cittadino consapevole.

Fonti, video e approfondimenti

  • Presentazione completa del libro “Il Patto Sporco” – con Nino Di Matteo, Marco Travaglio, Andrea Purgatori
  • Wikileaks – documenti rilevanti su operazioni Gladio, rapporti CIA e destabilizzazione
  • Intervista a Nino Di Matteo – sull’isolamento dei magistrati antimafia
  • Wikipedia – Trattativa Stato-Mafia
  • Commissione Parlamentare Stragi – estratti e riferimenti disponibili su camera.it
  • Continua a seguirci su libertaeazione.it per altre notizie come “Il Patto Sporco: cosa rivelano davvero Brusca, Di Matteo e i silenzi di Stato”.

    Presentazione del libro ‘Il Patto Sporco’ con Nino Di Matteo

    Di Matteo: isolamento, attacchi, e il dovere di andare avanti